Era la fine degli anni Ottanta, nella Langa e nel cuneese stava nascendo un movimento che si sarebbe affermato nel mondo: l’8 dicembre a Parigi si fondava Slow Food il cui ideatore Carlo Petrini lanciava il verbo del cibo buono, pulito e giusto.
Anche il mondo del vino stava esplodendo sulle ceneri dello scandalo del metanolo e i giovani produttori di Langa, oggi tra i più rinomati al mondo, stavano dando inizio alle loro produzioni, ancora oggi presenti in carta.
Ed è proprio sull’onda di questi cambiamenti che nasce l’idea di aprire il primo ristorante Slow Food a Cuneo con nome e logo del movimento, la chiocciola, emblema del “cibo lento” e ricercato. Maura Biancotto in sala rappresentava Slow Food, accanto al tuttora proprietario Gigi Riva, in cucina Beppe Lucia e Davide Testa.
Il 29 novembre 1989 l’Osteria della Chiocciola in via Fossano 1 a Cuneo, apriva per la prima volta le porte ai suoi clienti.
Da più di trent’anni a questa parte, il ristorante con annessa enoteca mantiene la stessa filosofia dell’epoca: la ricerca del prodotto locale attraverso una cucina ricercata ma legata alla tradizione e al territorio.
Alcuni piatti ne fanno da padrone: la carne cruda, il vitello tonnato, i tajarin e l'inconfondibile panna cotta. Piatti che dopo decenni restano il marchio di fabbrica del locale, scelti dai clienti abituali senza nemmeno consultare il menù.
Il successo dell’osteria è testimoniato dalla clientela che da 30 anni continua a frequentare il ristorante tramandando l’affetto e la fedeltà alla Chiocciola di generazione in generazione.
Gigi nasce a Saluzzo (CN) nel 1956. Dopo il diploma da ragioniere comincia a lavorare in banca dove rimane per 10 anni. In lui cresce parallelamente la passione per il vino, i viaggi e la condivisione del buon cibo. In quegli anni comincia a frequentare persone che condividono con lui gli stessi piaceri tra cui Carlo Petrini, fondatore del movimento Slow Food.
L’incontro tra i due dà il via a tour gastronomici tra Francia e Spagna, all’organizzazione di serate di degustazione in giro per la provincia e all’ idea di avviare insieme un progetto.
Nel 14 Luglio del 1989, a 200 anni dall’inizio della rivoluzione francese, in quanto fiduciario della condotta di Saluzzo, organizza con Carlin una cena all'aperto con 200 partecipanti e con il supporto di tre ristoranti della zona.
Dopo questa esperienza, un po’ per gioco e un po’ per sfida personale, Gigi decide nel Novembre 1989 di aprire l’Osteria della Chiocciola.
I vini italiani e internazionali da lui collezionati negli anni sono ancora oggi presenti in carta e vanno a comporre le 600 etichette presenti nella carta dei vini.